Gardaland Resort

Ci sono luoghi in cui vorresti restare per sempre, luoghi dove speri che il tempo si fermi per non ripartire mai più, luoghi magici dove anche l’impossibile è possibile. Sono bolle di colori, musica, adrenalina e spensieratezza, in un mondo frenetico, dove sei obbligato a correre e faticare. Vi sto parlando dei parchi di divertimento, un vero e proprio settore turistico e un giro d’affari di milioni di euro che interessa anche il nostro paese. 

Gli americani si sa, arrivano sempre prima e negli anni Settanta negli Stati Uniti esistevano già parchi a tema famosi, Disneyland ne è un esempio lampante. «A tutti coloro che vengono in questo luogo felice: Benvenuti. Disneyland è la vostra terra. Qui l’età rivive i bei ricordi del passato, e qui i giovani possono assaporare le sfide e le promesse del futuro. Disneyland è dedicato agli ideali, ai sogni e ai fatti che hanno creato l’America, con la speranza che sarà una fonte di gioia e ispirazione per tutto il mondo.» Con questo discorso, Walt Disney in persona inaugurò il 17 luglio del 1955 il primo parco tematico al mondo.

Il vento di novità arrivò anche in Italia, nel 1971, un imprenditore veneto di nome Lando Furini, acquistò un terreno nel comune di Castelnuovo del Garda, scelto per le potenzialità turistiche della zona. L’8 ottobre 1974 nacque la società Gardaland S.p.A., costituita dallo stesso Furini e da altri imprenditori locali tra cui Cesare Brentarolli, Flavio Zaninelli, Angelo Giambenini e Cesare Peluchi. I lavori iniziarono nel febbraio 1975 con un investimento di 200 milioni di lire, continuando fino all’estate e il 19 luglio dello stesso anno si tagliò ufficialmente il nastro per l’inaugurazione. Come direttore fu scelto Giorgio Tauber, che restò in carica fino al 1995.

Il parco faticò a trovare il successo desiderato, fu solo dopo investimenti, sponsorizzazioni, strategie di marketing e restyling firmati da Claudio Mazzoli, che Gardaland divenne ufficialmente la Disneyland Italiana che conosciamo oggi. Nel 1994 il parco raggiunse i 450 000 metri quadrati di superficie complessiva e dal 24 aprile al 2 maggio del 1999 registrò nelle singole giornate 40250 paganti, circa 400 pullman, superando così il limite di persone che legalmente potevano stare dentro il parco. Tutt’oggi al suo interno operano più di 500 dipendenti nella bassa stagione e 1 000 in alta stagione, conta 40 attrazioni e più di 10 zone tematiche. Dal 2021 è disponibile il Legoland WaterPark e nell’estate del 2022 è stata inaugurata la nuova dark ride “Jumanji”, costata al parco veneto più di 20 milioni di euro.

Fra le tante attrazioni è doveroso citarne due:

  • Oblivon, the Black Hole: un coaster alto 42.5 metri, con un’inclinazione verticale massima di 87°. Più che un’attrazione è un’esperienza paranormale vera e propria che ti permette di toccare picchi di 100 km/h in un’ambientazione post-apocalittica.
  • I Corsari: una dark ride aperta nel 1992 e costata al parco 60 miliardi di vecchie lire, uno degli investimenti più grandi nella storia di Gardaland. Alla costruzione dell’attrazione parteciparono più di 30 aziende da tutto il mondo che diedero alla luce un risultato magnifico, un percorso della durata di 11 minuti a 13,80 metri di profondità.

Oltre al parco, il Gardaland Resort conta altre proprietà esterne, il Gardaland Hotel, il Gardaland Adventure Hotel, il Gardaland Magic Hotel ed il Gardaland SEA LIFE Aquarium. I primi di aprile ripartirà ufficialmente la stagione 2023-2024 e noi del “Cannocchiale del Galilei” vi consigliamo vivamente di passare almeno tre giorni all’interno di questo resort, un complesso turistico che è un orgoglio italiano, di cui dobbiamo essere solo che fieri. Qui il tempo si arresta e la terra ti sorride.

Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti. Cit. Ezio Biagi

Maceroni Pierfrancesco