
La pellicola, basata sulla vita reale di Ruth Bader Ginsburg, fa capire che essere donna è un’avventura che richiede una dose elevata di coraggio, di impegno al cubo e di speranza nel futuro. Il film si incentra sulla figura di una giovane avvocatessa, che dopo molteplici difficoltà e una vita che gli ha sempre remato contro, è riuscita nel suo intento, cioè, quello di cambiare il mondo. Partendo da un caso di discriminazione di genere rivolta ad un uomo, lei, suo marito ed altri suoi colleghi dopo un processo “sanguinoso” hanno dato il via ad un cambiamento drastico, che ha garantito alle donne l’inizio per una piena parità di trattamento, sia in campo lavorativo, ma anche domestico e sociale.
L’autore del film ha voluto esprimere in modo netto e deciso, come la discriminazione basata sul sesso è stata da sempre uno dei problemi principali della nostra quotidianità. Ha posto la lente di ingrandimento anche sul continuo cambiamento e sulla speranza. Il film ha infatti mostrato le difficoltà di una qualsiasi donna nell’affermarsi, nel raggiungere un’indipendenza e soprattutto nell’essere “presa sul serio”, il tutto inserito in un limbo temporale specifico, che ha avuto il compito di far ricordare che il cambiamento, per fortuna, è sempre dietro l’angolo. Il film, originariamente chiamato “On the Basis of Sex”, è quindi risultato un prodotto vincente per sensibilizzare e stimolare il pubblico.

Maceroni Pierfrancesco