Con il termine gender gap definiamo la disparità di genere ovvero il divario che intercorre tra i due sessi. Troppo spesso si sente parlare di violenza di genere ed uno dei motivi, anche se non il principale, è proprio la diversa considerazione della donna nella società attuale che fonda le sue radici nelle lontane impostazioni patriarcali.

In primo luogo nel mondo del lavoro, il trattamento delle donne sia in termini di retribuzione che in termini di considerazione è quello che evidenzia di più che la parità di genere ha davanti ancora una lunga strada da percorrere. Nonostante è riconosciuto che le donne, in ambito lavorativo e in ambito familiare, siano meglio organizzate e riescano ad ottenere ottimi risultati con uno sforzo minore , si ritrovano a dover dimostrare continuamente di essere competenti in ogni ambiente e qualora vogliano ambire al riconoscimento del proprio ruolo, trovano su di loro una sorta di “soffitto di cristallo”.
Il concetto di “soffitto di cristallo” sta ad indicare che la donna non ha in quei luoghi una libertà e un rispetto senza ostacoli, in quanto c’è su di lei una sorta di blocco dovuto dal fatto che, fondamentalmente, il suo ruolo al pari di un lavoratore dell’altro sesso non è riconosciuto a 360 gradi.
Sia per quanto riguarda i trattamenti salariali sia per il fatto che molte volte le donne devono lasciare il lavoro per accudire i figli, le donne si ritrovano in una condizione di sottomissione ai propri colleghi e questo molto spesso può scaturire una dipendenza non voluta che può sfociare in violenza qualora la donna rivendichi la propria autonomia e il proprio bisogno di libertà .

Anche se siamo ancora lontani dal ridurre questo gender gap, ci sono dei segnali positivi da parte dell’Unione Europea e dello Stato, in particolare mi riferisco a uno degli obiettivi del PNRR che si occupa di parità di genere e che mette in atto delle politiche per le donne come priorità, incentivando le aziende con sgravi fiscali per la riduzione delle differenze di trattamento delle lavoratrici rispetto ai lavoratori e prevedendo anche dei permessi genitoriali ulteriori.
Qual è l’obiettivo a cui noi ragazze dobbiamo tendere nell’ ambito lavorativo?
Innanzitutto dobbiamo essere consapevoli che non esistono differenze di genere, avere l’autostima ed esigere rispetto proprio per essere PERSONE, indipendentemente dal sesso, ambire all’ indipendenza economica e denunciare eventuali trattamenti di disparità in sedi competenti.
Solo così potremmo sperare in un cambiamento di mentalità generale.
Annalisa Iulianella