Papa Francesco in una delle sue ultime encicliche, ha affermato che sulla terra esistono tanti mondi, ognuno è dipendente dall’altro e caratterizzato da linee guida che si respirano nella società terrena, è per questo facilmente intuibile che il mondo del lavoro è semplicemente lo specchio della società odierna, la donna, come tale, vive quindi delle ingiustizie che hanno delle basi nel pensiero comune.

Nel mondo del lavoro, il principale problema è la bassa credibilità e fiducia che viene data alle donne, loro sono infatti da sempre associate alla gestione familiare e per questo sono destinate a rivestire ruoli di poca responsabilità, che non gli portino via molto tempo. La credibilità, quindi, è il primo elemento che viene a mancare quando una donna riveste ruoli importanti, non viene creduta e rispettata e soprattutto ci si inizia a domandare come sia giunta a quel livello di importanza, che mezzi abbia utilizzato, perché per qualche stupida credenza popolare, le donne, siano eternamente condannate a dimostrare quanto valgono, per non essere etichettate come “l’amante di…”, la “moglie di…” o la “figlia di…”.

Inoltre, è importante citare alcuni dati, il primo riguarda il Gender pay gap, ovvero la differenza nelle retribuzioni tra uomini e donne. In Italia, nel 2022, si è attestata una media di differenziazione pari al 5%, ovviamente in favore degli uomini. Il secondo è invece estrapolabile da alcune ricerche dell’Istat, si parla di un milione 404 mila donne, che nel corso della loro vita lavorativa, hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Rappresentano l’8,9% delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione.

Quest’ultimo dato è facilmente riconducibile al problema di credibilità esposto in precedenza, l’opinione comune generalizza troppo facilmente e non riesce a distinguere le donne che con fatica e dedizione hanno raggiunto degli obbiettivi prefissati, quelle che invece, li hanno raggiunti con delle “scorciatoie”, ed infine quelle che non vedranno mai realizzare i loro obbiettivi, perché vittime di ricatti ai quali non si abbasseranno, in un mondo ingiusto e comandato da uomini.
“Mi hanno detto che le donne sono troppo emotive per fare gli avvocati!”
cit. di Ruth Bader Ginsburg, divenuta poi giudice della Corte suprema degli Stati Uniti d’America
Maceroni Pierfrancesco